Mathieu Hermans

Nato a Goirle il 9 gennaio 1963 Velocista. Professionista dal 1985 al 1993 con 59 vittorie.
L'olandese di Spagna, valorizzato in terra iberica, sottovalutato in patria, ma avevano ragione gli spagnoli. Mathieu era stato ciclocrossista, pistard e , naturalmente stradista. Un polivalente che si distingueva eccome, eppure in patria passò quasi inosservato anche quando, a soli 20 anni, fu selezionato per il Tour de l'Avenir 1983. Una indifferenza che continuò, nonostante il protagonismo di Hermans nelle corse olandesi e così, nel dicembre del 1984, grazie ai buoni servizi di Albert Stofberg, nocchiero di Mathieu fin da ragazzino, all'incompreso olandese furono aperte le porte del professionismo, ma non in Olanda, Belgio o Francia, bensì in Spagna, nelle file dell'Orbea, la squadra che stava assumendo anche Pedro Delgado. Hermans fece la stagione invernale di ciclocross dove vinse a Igorre e, nell'85, cominciò a fare apprendistato per le volate, piazzandosi tantissimo e vincendo una tappa della Vuelta Castilla y Leon. Sul finire del primo anno intero fra i prof, Mathieu si confermò ciclocrossista di talento, vincendo sei prove di cui due internazionali. E nel 1986, l'esplosione, con sette successi e la classifica a punti alla Ruta del Sol.Di lì il crescendo dell'olandese della terra iberica si concretizzerà negli anni con 9 vittorie in tappe della Vuelta di Spagna ed una al Tour de France. In carriera ha partecipato a 7 Vuelta (4 finite) 5 Tour (3 finiti, due volte "maglia nera") e 2 Giri (nessuno concluso). Il suo miglior piazzamento ad una classica fu il 5° posto al Giro delle Fiandre del 1989. Potremmo dire che u proprio quella la stagione più ricca del ruolino di Mathieu. Il 1989, infatti, fu l'anno in cui vinse la tappa di Blagnac al Tour de France che gli valse un attestato che si porterà per sempre nel cuore. Hermans, così come i suoi gregari Nijboer e Beuker vivevano nella cittadina basca di Astigarraga, vicino a San Sebastian. Dopo quel successo di Mathieu, il Consiglio Comunale del luogo, nominò i tre citati, "cittadini onorari". Furono festeggiati in grande stile: un migliaio di persone presenti con musica e un coro. Forse, proprio il calore di quella terra, è stata la ragione per la quale Hermans ha reso così bene lì.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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