Luigi Zuccotti

Nato a Pieve di Porto Morone (Pavia) il 14 gennaio 1942. Passista veloce, alto m. 1,76 per 70 kg. Professionista dal 1966 al 1969, senza ottenere vittorie.
Un dilettante di lungo e vincente corso, sia su strada che su pista. Iniziò a vincere nel 1958 e lo fece ininterrottamente fino al 1966. Fra i suoi successi su strada, la Milano-Bologna nel 1962 e la Milano Busseto nel 1964. Su pista, invece, va menzionato il Titolo Italiano nell'Inseguimento a Squadre '62 assieme a Belloni, Officio e Rancati e, di lì, l'azzurro ai Mondiali che si svolsero al Velodromo Vigorelli, dove assieme a Testa, Officio e Rancati, fu però eliminato nei quarti di finale. Dopo la "ferma olimpica" 1964, fu "liberato" il suo eventuale passaggio al professionismo, che avvenne nell'ottobre 1966 con l'intera Salamini Luxor. Subito Zuccotti segnò tangibilità su strada, cogliendo il 3° posto al Giro dell'Emilia e il 10° alla Coppa Placci. Passato alla Salamini Comet nel '67, colse in quell'anno solo un 9° posto nel GP di Vigevano, ed il 10° nel GP Gippingen, in Svizzera. Era in atto una flessione di rendimento che la promiscuità dell'attività fra strada e pista aveva mascherato. Ed infatti, nel '68 il corridore pavese trovò l'ingaggio della Faema (di Merckx e Adorni....) e, nel '69, della Eliolona, ma le sue presenze nel grande ciclismo furono impalpabili, al punto di spingerlo ad abbandonare l'agonismo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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