Alexandre Gontchenkov

Nato il 4 aprile 1970 a Lviv, in Ucraina. Passista veloce. Alto 1,82 m. per 76 kg. Professionista dal 1993 al 2000 con 8 vittorie.
Classico esempio di scuola sovietica nel ciclismo: grande ritmicità, potenza e, soprattutto, quei lavori di intensità che portano ad uno sviluppo precoce in termini agonistici. Ovviamente Alexander era dotato, altrimenti non sarebbe giunto a certe risultanze e pure ad un segmento agonistico non breve. A lungo ha fatto pensare ad un'esplosione che non è mai avvenuta, per lasciar spazio ad una incostanza e a quel "quid" che gli ha fatto mancare diversi grossi traguardi. Molti secondi posti, taluni beffardi, ed un insieme di piccole e più vistose delusioni. Come detto, giunse presto ai vertici, soprattutto su pista, sua palestra d'esibizione ed allenamenti. Grande inseguitore, soprattutto a squadre, vinse nel 1988 in questa specialità il Titolo Nazionale, assieme ad Evgueni Berzin, Niklas Ziplauskas, Dimitri Neliubin e, poi, con Valerj Baturo, Evegeny Anachkine e, ancora, Dimitri Neliubin, conquistò ad Odense il Titolo Mondiale. Punto fermo del quartetto, più di ogni altro, due anni dopo rivinse il Titolo Nazionale e con Evgueni Berzin, Valerj Baturo, Dimitri Neliubin, si laureò nuovamente Campione del Mondo. Tenuto in "naftalina" per le Olimpiadi di Barcellona, pagò gli sconvolgimenti del suo paese e, persino la scelta di aggregarsi, pur ucraino, al gruppo russo, aspetto che proseguì fra i professionisti. A Barcellona, schierato sia nell'inseguimento individuale che a squadre, deluse, viste le attese. Poi nel 1993 il passaggio al professionismo con la Lampre Polti. Dopo un apprendistato che lo vide partecipare al Giro d'Italia, dove si ritirò nella diciottesima tappa, fu autore, sul finale di stagione, di una stupenda Parigi Tours, chiusa al 3°posto. Per vederlo vincere però, dopo una serie significativa di piazzamenti su cui spiccarono i secondi posti alla Freccia del Brabante '95 e, soprattutto, alla Milano Sanremo e alla Tirreno Adriatico nel '96, sarà necessario giungere alla tarda primavera di quell'anno, quando vinse prima la tappa di Les Diablerets al Tour di Romandia e poi, una ventina di giorni dopo, sempre in terra svizzera, la tappa di Losanna del Giro d'Italia. Un gran bell'anno il 1996, con altri piazzamenti nota, cui fece seguito un '97, dove il suo ruolino fu d'attenzione generale e culminò con le vittorie nel GP di Camaiore e nel finale di stagione nel Giro dell'Emilia. Sembrava lanciatissimo, invece, pur con qualche altra giornata buona ed un paio di vittorie, la sua carriera iniziò a scendere, ed a fine 2000, chiuse l'attività agonistica.
Tutte le vittorie di Alexander Gontchenkov. 1996 (Roslotto-ZG Mobili) 2 successi: Tappa Losanna (Giro d'Italia); Tappa Les Diablerets (Tour de Romandie). 1997 (Roslotto-ZG Mobili) 4 vittorie: Giro dell'Emilia; GP Città di Camaiore; Tappa Marsiglia (Giro del Mediterraneo); Tappa Alghero (Settimana Ciclistica Internazionale Coppi-Bartali). 1998 (Ballan) un successo: Tappa Boulogne sur Mer (Quattro Giorni di Dunkerque). 1999 (Ballan Alessio) una vittoria: Tappa Arco (Giro del Trentino).
In carriera ha partecipato a un Giro d'Italia (1996: 30°) a 4 Tour de France (1994: ritirato 2° tappa - 1995: 96° - 1996: ritirato 6° tappa - 1997: ritirato 15° tappa) a 3 Campionati del Mondo (1988 Odense Inseguimento a Squadre Juniores: vincitore - 1990 Maebashi Inseguimento a Squadre Dilettanti: vincitore - 1997 San Sebastian su strada: ritirato), a una Olimpiade (Barcellona 1992, Inseguimento Individuale: 11° - Inseguimento a Squadre: 6°).
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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