Donato Zampini

Nato a Saronno (Varese) il 10 dicembre 1926, deceduto a Fagnano Olona, il 20 marzo 2007. Scalatore, alto m. 1,66 per kg. 64. Professionista dal 1949 al 1957 con 12 vittorie.
Un personaggio delizioso come il liquore di mandorle della sua città natale. Già, Donato Zampini non è stato solo un buon corridore, ma una persona speciale, aspetto ampiamente dimostrato anche nella dura carriera che il ciclismo dei suoi tempi imponeva. Un tipo che c'era, era sostanziale, ma non si notava. Compensò la mancanza di talento eccellente, con allenamenti pesantissimi ed una professionalità rara. I colleghi e, soprattutto i suoi capitani, e ne ha avuti tanti di grandissimo prestigio come Bartali, Magni e Kubler, lo hanno sempre apprezzato per la sua disponibilità, onestà e il carattere gioviale. Zampini ha militato in tante squadre, correndo un po' dappertutto e lasciando il suo piccolo segno vincente quasi ovunque. Forte in salita, discreto sul passo ed in volata, passò professionista con la Ganna a metà settembre del 1949, facendo in tempo a vincere il GP Villadossola. L'anno successivo, confermò un certo valore vincendo il Giro di Sicilia, la prima tappa a Vicenza, della Trieste-Sanremo (Corsa dei Due Mari), e si classificò secondo nel Giro di Puglia e Lucania. Nel 1951, vinse il Trofeo Bonfè e la frazione di Sciacca al Giro di Sicilia, Finì 3° nel Giro delle Dolomiti. Nella stagione successiva, la sua tangibilità, pur con la sola vittoria nel GP Industria ad Olina, divenne maggiore. Nell'anno, infatti, chiuse 4° il Giro d'Italia (primo degli indipendenti) e 2° la Parigi Nizza. Nel 1953, vinse il Giro del Ticino, la frazione di Berga al Giro di Catalogna ed il GP Cavana, finì 2° nella tappa di Gerona sempre al "Catalogna" e giunse 3° nella Milano Torino. L'anno dopo continuò a vincere il Spagna, facendo sue una tappa del Giro dei Paesi Baschi ed una della Vuelta delle Asturie. Poi con una grande impresa solitaria fece sua la frazione di Lecco al Giro di Svizzera. Fu questo il suo ultimo successo. Gli ultimi 3 anni di carriera li passò interamente ad assistere i suoi capitani: Fiorenzo Magni alla Nivea nel '55 e '56, Miguel Poblet e Federico Bahamontes all'Ignis nel '57. Dopo la carriera gestì un negozio di biciclette nella sua città natale.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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