Francesco Miele

Nato a Cervinara (Avellino) il 27 gennaio 1938. Deceduto a Cervinara il 22 luglio 2001. Passista. Alto 1,75 per kg 68. Professionista dal 1960 al 1966 con tre vittorie.
Con Francesco Miele si incontra un'altra delle tante storie di corridori italiani emigrati all'estero, non già per svolgere l'attività sportiva, ma per vivere. Trasferitosi con la famiglia in Vallonia, poco dopo la fine della Guerra, il piccolo Francesco divenne belga per cultura, volontà e riferimenti. Il passaggio al ciclismo, fu la prosecuzione naturale di ciò che in quella terra da sempre si vive. A 17 anni vinse una corsa a tappe per allievi, la Liegi-La Gleize e questo lo elesse a riferimento. Anche fra i dilettanti la sua crescita fu tangibile, ed infatti, bruciando le tappe, la Pelforth, squadra francese, ma con base sul nord della Francia e sui Paesi del Benelux, lo fece esordire fra i professionisti a 22 anni. Francesco non esplose per sé, anche se nella stagione d'esordio vinse in Francia il GP Saint-Omer, ma seppe raggiungere presto l'affidabilità del bravo gregario. Nei quattro anni in Pelforh, si segnalò soprattutto per questo, aldilà delle vittorie nel GP Englefontaine ('61) e nel GP Hoegaarden ('62). Poi, il tentativo di ritornare a vivere in Italia, gli pregiudicò tangibilmente anche la carriera ciclistica. Nel '64 s'accasò alla Cite e corse il Giro (52°), ma il breve destino dell'equipe, lo costrinse ad un ritorno ciclistico in Belgio. Nel '65 finì nella fortissima Flandria, ma fu un anno infelice per gli acciacchi e quel continuo ricercare l'Italia. Nel '66 s'accasò alla Bianchi, ricorse il Giro (42°), ma a fine anno decise di smettere.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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