Storia di Gerrit Schulte

Atleta di notevolissimi mezzi fisici e di straordinaria potenza, a vent'anni, da dilettante, aveva stupito a Parigi in un Criterium internazionale e l'anno successivo a Bruxelles nel Gran Premio del Giubileo, vinto con una fuga solitaria di 200 chilometri. Poi, divenuto professionista, era finito 4° nel Gran Premio delle Nazioni, che nel '38 l'aveva visto battuto solo di 1" dal francese Aimar. La guerra aveva poi bloccato il ragazzone olandese nel momento dell'esplosione completa. Alla ripresa però impose la sua legge conquistando il titolo olandese su strada del '44, '48, '50 e '53, e quello di inseguimento del '44, '45, '47, '48, '50 e '51 (aveva vinto anche nel '40, '42 e '43). Nel '48, sulla prediletta pista di Amsterdam, aveva avuto la meglio, dopo un'epica battaglia, su Fausto Coppi (campione l'anno precedente e quello successivo) conquistando la maglia iridata dell'inseguimento. Su strada, dopo la partecipazione al Tour de France del '38 dove vinse la terza tappa e poi fu costretto al ritiro, in tutto ha ottenuto una cinquantina di vittorie tra le quali di rilievo due tappe del Giro di Germania '39, il Giro d'Olanda '49 con 3 tappe a cui vanno aggiunte altre 5 frazioni nelle cinque edizioni successive (2° nel '54). Ai mondiali su strada fu quinto nel '46 e nel '49, nel '50 fu 4° e nel '56 finalmente salì sul podio dietro Van Steenbergen e Van Looy.
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