Gustaaf Deloor

Nato il 24 Giugno 1913 a De Klinge, deceduto a Malines il 28 gennaio 2002. Completo. Professionista dal 1932 al 1939 con 21 vittorie.
Fece presto a superare le risultanze agonistiche comunque ottime del fratello maggiore Alfons di tre anni più anziano, ma alla storia anche Gustaaf passa con la sensazione di incompiutezza, nonostante un curriculum fatto di poche vittorie, ma di qualità. Insomma un corridore la cui completezza faceva presagire qualcosa di ben più tangibile. Passò professionista nel settembre del '32, dopo aver vinto fra gli indipendenti, col piglio del corridore di altra categoria, il Giro delle Fiandre, riuscendo a rompere il ghiaccio nell'elite del ciclismo da subito, trionfando nel Tour del Nord Ovest del Brabante olandese. Nel 1933 si eclissò, probabilmente per una convinzione agonistica non pari alle doti tecniche. Qualche abbozzo di classe la mise in mostra nel '34 quando s'affermò nel Grand Prix di Stekene e Heistop-den-Berg. L'esplosione nel 1935, quando si allineò alla prima edizione della Vuelta di Spagna. Qui vinse tre tappe e la Classifica Generale finale. Forte di quei successi, dopo numerosi piazzamenti colse anche una tappa della Parigi-St Etienne. Nel 1936 elesse definitivamente la Spagna come la sua patria agonistica, trionfando di nuovo alla Vuelta ed in tre tappe della stessa, ma stavolta con un numero di piazzamenti parziali impressionante. Chiuse l'anno vincendo anche i GP di Poperinge e di Basilea. Fu così che nel 1937, dopo l'ambo di successi in terra iberica, ed un ottimo 2° posto alla Liegi Bastogne Liegi, decise di presentarsi alla massima competizione ciclistica a tappe: il Tour de France. Pur con una condotta discreta, resa stupenda nella vittoria di tappa ad Aix Les Bains, chiuse solo al 16° posto. L'anno successivo nuova eclisse ed un ritorno nel 1939 dove trovò la vittoria nel GP 1° Maggio, quindi s'aggiudicò la St Niklaas-Waas e il GP Rijkevorsel. L'arrivo della guerra, pose fine alla sua carriera a soli 26 anni. Durante il conflitto, venne catturato dalle forze tedesche e finì in prigione, ma se la cavò. Poi, a guerra finita, si trasferì negli Stati uniti, dove visse fino al 1980, per poi tornare in Belgio a trascorrere gli ultimi anni della sua vita.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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