Leon Louyet

Nato a Loos-en-Gohelle (Fra) il 7 luglio 1906, deceduto a Charleroi il 19 maggio 1973. Passista veloce. Professionista dal 1930 al '39 e nel 1946, con 16 vittorie.
Uno dei corridori più evidenti del ciclismo belga degli anni trenta, anche se dal curriculum non di grande nota, soprattutto perché per emergere aveva bisogno di percorsi aspri e battagliati, nonché quel caldo poco presente nella stagione delle più importanti corse belghe. Nato in Francia a causa del lavoro del padre, si trasferì nella terra di cittadinanza della sua famiglia quando era ancora un fanciullo. Arrivò al ciclismo battagliando con i coetanei che lo prendevano in giro per quella piccola statura che non lo abbandonò nemmeno a sviluppo fisico ultimato. Sviluppo precoce, tra l'altro: a tredici anni si faceva già la barba e non tardò ad ereditare il nomignolo di "Peloso", che lo accompagnerà per tutta la carriera. La sua maturazione agonistica però, fu lenta e giunse all'esplosione solo a 24 anni, nel 1930, quando fra gli indipendenti vinse il Giro del Belgio, quell'anno corso come una corsa in linea. L'anno successivo oltre a confermarsi nella corsa nazionale, ritornata a tappe, aggiunse il Titolo nazionale della categoria e, fra i professionisti, colse significativi piazzamenti: su tutti il 2° posto nella Parigi Brest Parigi, battuto in volata dall'australiano Opperman. Con una un buon nome s'avviò nel 1932 alla prima stagione totalmente fra gli elite del ciclismo e fu un successo: vinse infatti il Giro del Belgio e due tappe dello stesso nonché in Francia l'allora prestigioso Criterium du Midi a tappe, il Circuit de Chatelet e il Campionato du Hinaut. Fu selezionato fra i tre belgi che parteciparono ai Mondiali di Roma, ma qui si ritirò. Nel 1933 il suo migliore anno, davvero da protagonista internazionale. Vinse dapprima la Parigi-Poitiers, indi la Parigi-Vichy e il Criterium di Wegnez. Fu poi grande protagonista al Tour de France, pur correndo da isolato (Touristes Routiers): s'aggiudicò dapprima la tappa di Evian, quindi la tappa pirenaica di Luchon, giunse 2° nella frazione inaugurale di Lille ed in quella di Montpellier, chiudendo 32°, senza però curare la classifica. Col 1934 però, la sua carriera iniziò la china pendente: in quell'anno vinse solo una tappa del Tour de l'Ouest e finì 3° nella Parigi-Angers. Dopo un grigio '35, colse il successo nella frazione di Marsiglia nella Parigi Nizza del '36, stagione nella quale finì 2° nella Parigi-Boulogne sur Mer e nella Parigi Strasburgo. Nel 1937 giunse 3° nella Parigi-Sedan e nel '38, medesimo piazzamento nell'allora prestigiosissima Parigi-Bruxelles. Corse anche nel 1939 e riprovò anche dopo la guerra, ma senza risultati tangibili.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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