Michele Gismondi, la forte spalla marchigiana di Coppi

Nato a Montegranaro (FM, ai tempi di nascita AP) l'11 giugno 1931, ed ivi deceduto il 4 settembre 2013. Passista completo, alto m. 1,75 per kg. 72/73. Professionista dal 1952 al 1960, complessivamente ha ottenuto 6 vittorie.
Forse per la particolare morfologia del territorio di genesi e per un fisico che, senza saperlo, era allora come oggi predisposto a raccogliere qualità su diverse variabili del pedale, Michele, bruciò le tappe nelle attenzioni dell'osservatorio. Al punto che, ancor giovane dilettante, la SIOF di Novi Ligure, guidata dal "mago dei muscoli" Biagio Cavanna, se lo portò in Piemonte per imparare bene il mestiere di ciclista. E che divenisse uno dei più grandi gregari del Campionissimo Fausto Coppi, era scritto. Nel 1952, infatti, passò professionista con la Bianchi e seguì con devozione il suo capitano nelle vittorie quanto nelle sconfitte, nei programmi e nei cambi di squadra, fino all'ultimo giorno di corse di questi.
Tecnicamente adattabile a qualsiasi percorso e con un ottimo spunto veloce, Gismondi pagò non poco a livello individuale il fatto di fare il gregario, ma nelle rare occasioni di libertà e, soprattutto alla fine degli anni '50, con Coppi al lumicino, poté vincere e togliersi delle soddisfazioni. Nel suo carnet sono così finite sei vittorie: il Gran Premio Belmonte Piceno '53, le tappe di Aprilia e di Napoli nel Ciclomotoristico '55 e di Roccaraso nel '56, infine il Gran Premio d'Europa a Imola nel '58 e la Coppa Agostoni nel '59. Notevoli e significativi i suoi piazzamenti. Nelle tre partecipazioni al Mondiale colse il 4° posto a Lugano '53 a 7'34" da Coppi, il 4° a Solingen '54 a 3'03" da Bobet e il 2° posto, battuto in volata da Darrigade, nel '59 a Zandvoort.
Ha partecipato a 7 Giri d'Italia, col miglior piazzamento nel '55, 13°. Ha partecipato al Tour '59, finendo 30°. Per i postumi di una caduta su una pista in terra battuta, a Rho, l'11 giugno 1960, che lo misero in serio pericolo di vita, fu costretto ad abbandonare l'attività agonistica a soli 29 anni.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy