Santiago Botero

Nato a Medellin il 27 ottobre 1972. Professionista dal 1996 al 2010, con 40 vittorie all'attivo. Divenuto professionista con una squadra spagnola, la Kelme, faticò diversi anni prima di emergere. La sua prima vittoria di un certo peso, la colse nel 1999, in una tappa della Vuelta della Andalusia. L'esplosione al Tour de France 2000, dove vinse la tappa che si concludeva a Briancon, conquistò la Classifica dei GPM e chiuse 7° nella Generale Finale di Parigi.
Molto forte a cronometro e più che discreto in salita, deve alla gara contro il tempo il suo maggiore successo. Accadde ai Mondiali Crono del 2002, il suo anno migliore, quando si tolse anche la soddisfazione di vincere una tappa del Dauphiné Libéré, due tappe al Tour de France (dove finì 4° assoluto e passò in testa sul leggendario Galibier), una frazione della Vuelta di Spagna, nonché la Classica delle Alpi. Nel 2003 decise di trasferirsi alla tedesca T-Mobile, ma passò un paio di stagioni piuttosto grigie. Nel 2005, finì alla svizzera Phonak e vinse il Giro di Romandia, ma nel 2006 la sia carriera si fermò poco prima del Tour de France, a causa del suo coinvolgimento nello scandalo doping scoppiato in Spagna, attorno alle attività del dottor Eufemiano Fuentes. Botero, fu prima sospeso e poi licenziato dal suo team, ma nel 2007, riuscì a trovare un ingaggio in un sodalizio colombiano di categoria Continental, l'Orbitel. Nei due anni successivi ha saputo vincere il Giro di Colombia (2007), i Giochi Panamericani a cronometro (2007), il Campionato nazionale a cronometro (2007-'09) e, nel 2010, i Campionati Sudamericani, sia in linea che a cronometro. Tra le sue altre vittorie, da segnalare una miriade di tappe di vari tour, fra le quali ben 5 alla Vuelta di Spagna e 6 nella Vuelta di Colombia. Sceso di bicicletta è diventato direttore sportivo.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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