Dino Liviero

Nato a Castelfranco Veneto il 30 maggio 1938, deceduto a Tarvisio il 6 maggio 1970. Professionista dal 1959 al 1964, con 5 vittorie.
Un velocista dalla sparata notevole che, per vari motivi, non s'è compiuto come si poteva presumere, anche se è stato, nei pochi anni da professionista, assai popolare. Arrivò presto al ciclismo, evidenziando immediatamente le sue doti velocistiche. Naturalmente, le sue vittorie furono ben presto copiose al punto che una società del Ravennate, l'Edera di Santo Stefano, lo volle assolutamente con sé, ed allora i trasferimenti extraregionali fra i dilettanti, erano rari. Passò professionista nell'ottobre del 1959 in seno alla Torpado. Nel primo vero anno nell'elite si mise subito in mostra vincendo il Giro di Campania e la tappa di Caserta del GP Ciclomotoristico, prova nella quale fu 2° nella frazione di Manfredonia, 6° in quella di Spoleto e 15° nella classifica finale. Nell'anno colse anche un significativo 3° posto nella tappa di Verona al Giro d'Italia chiuso 74°. Nel 1961 vinse il Circuito di Ponte di Piave, si piazzò 2° nelle tappe di Teano e Firenze al Giro d'Italia e finì 6° nella Milano Sanremo. Nel 1962, provò la più grande gioia di carriera, vincendo la prima tappa del Giro d'Italia a Tabiano Terme, che gli valse anche la conquista della Maglia Rosa. Nell'anno si impose anche nel GP Cemab di Mirandola, colse il 3° posto al Giro Toscana, il 4° nella Milano-Mantova e il 6° nella Milano-Vignola. Nel 1963, passò dalla Torpado alla Lygie, ma non fu una stagione felice, solo un 4° posto a Lurago d'Erba, prova del Trofeo "Cougnet". Ancora un cambio di squadra nel 1964, con l'arrivo all'Ibac, ma non giunsero vittorie. Nell'anno fu 4° al Giro di Calabria e quinto nella Sassari-Cagliari. Il calo di risultati e la chiusura dell'Ibac, lo spinsero al ritiro dall'attività agonistica. Un destino crudele lo portò via ai suoi cari, ai suoi tifosi, alla sua gente, il 6 maggio del 1970, a soli 32 anni. Un incidente, in galleria a Tarvisio, l'appuntamento fatale con la morte.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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