Willy Lauwers

Nato a Hemiksem il 17 aprile 1936, deceduto in gara su pista a Palma di Maiorca il 12 aprile 1959. Pistard e stradista passista veloce. Professionista dal 1956 con 11 vittorie. Un talento precoce, già con autentiche dimostrazioni di qualità nel massimo ciclismo sia su pista che su strada, venuto a mancare non ancora 23enne in uno dei più tragici e misteriosi incidenti su pista della intera storia del pedale. Soprannominato "Rupske", per un modo particolare di stare sul mezzo, come se fosse un "dondolo" e per doti acrobatiche tanto evidenti ed efficaci, tali da farne una attrazione. Proveniente da una famiglia siamese al ciclismo, figlio di Stan, corridore professionista al pari dello zio Henri alla fine degli anni '30 e fratello di Danny, nato un anno prima della sua morte, trovò sui velodromi un terreno incredibile per formarsi e testimoniarsi versatile e resistente. A 19 anni ai campionati belgi su pista per dilettanti, fece tre gare e non uscì in nessuna dal podio: 3° nella velocità, 2° nell'omnium, e 1° assieme a Guillaume Tobback nell'americana. E che per quest'ultima specialità avesse già le qualità per essere professionista di vaglia, lo si capì subito. Spinto al passaggio fra i prof dall'ambiente stesso delle Sei Giorni, nel '56 esordì nella massima categoria e fu subito significativo. Non ancora ventenne fu protagonista alla Gand Wevelgem che chiuse al 16° posto dopo una gran condotta, indi finì 2° nel GP di Hanret, mentre su pista dopo il 7° posto nella Sei Giorni di Anversa ed il 6° in quella di Gand, finì 2° in quella di Bruxelles assieme a Rijckaert. Nel '57 si migliorò sensibilmente, vincendo da subito con Arnold e Teruzzi la Sei Giorni di Anversa, a quei tempi la più blasonata, finendo 3° nei campionati belgi della velocità fino a raccogliere significative risultanze su strada: 4 vittorie e piazzamenti di valore come il 2° posto nel GP l'Escault. Nel 1958, deciso a provarsi un po' meglio su strada vinse sei corse fra le quali una semiclassica come la Hoegaarden-Anversa-Hoegaarden, dove superò gran parte del gotha del ciclismo belga. Lanciato verso una stagione che doveva vedere nell'estate il punto migliore, segmento che aveva curato poco in precedenza, accettò l'ingaggio per una grande riunione dietro motori al Velodromo Tiradon a Palma di Maiorca il 12 aprile 1959. Fra gli stayer si era già cimentato ed anche lì aveva mostrato grandi doti, ma la tragedia purtroppo lo attendeva. Caduto a causa di motivi mai chiariti (forse lo scoppio di un tubolare), fu investito dalla grossa moto di Vicente Ferra, allenatore di Pedro Gomila, trovando la morte praticamente all'istante. Le circostanze dell'incidente, comunque, non furono mai chiarite: quel che è certo, è che in quel momento gli stayer di testa, dove si trovava Lauvers, stavano viaggiando ad 85 km/h.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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