13 settembre 1981 - Ariano Irpino

Si corre ad Ariano Irpino (Avellino) la corsa valida come prova unica del campionato Campano dilettanti. Subito al via se ne vanno Tortora, Birra e Fariello. Si portano all'inseguimento Magaldi e Vincellino. Tutti e cinque sono di seconda serie. Agli inseguitori si unisce poco dopo Media e poi il puntiglioso Di Palma e il locale Cardinali. Al 40° chilometro in terra pugliese, presso Troia, un passaggio a livello ferma l'azione dei cinque inseguitori per più di due minuti costringendoli a rientrare nel sopravvenuto gruppo. I tre battistrada, anche grazie all'inatteso favore della sorte, continuano con impegno con tre minuti di vantaggio. Alle loro spalle reagiscono con vigore prima l'arianese Cardinali con Formato e Vincellino nella scia e poi al 60° chilometro Radesca a cui si uniscono Pannone, Conte, Negro Armando, Palmiggiano e Simonetti. Quest'ultimi due cedono in salita, mentre sono ripresi dopo una fuga di 70 chilometri prima Fariello e poi Tortora. Birra resiste in testa tutto solo ancora per una decina di chilometri, guadagnando qualche traguardo volante ma la sua azione ha perso smalto. Al 90° chilometro viene ripreso e superato da quattro corridori: Negro, Radesca, Pannone e Conte. Dietro di questi, con generosità ma inutilmente, si alternano all'inseguimento Di Palma, Rea e Cioffi, poi Mollica e Macchione. La corsa appare decisa. Sulla durissima ascesa per Villanova Radesca riesce ad anticipare per un'inezia Pannone al Gpm, intascando le centomila lire in palio. Sulla mozzafiato ascesa finale ad Ariano Irpino, venti chilometri con pendenze nel finale al 18-20 per cento, si stacca Conte e nel finale i due portacolori del G.S. Coni Milione di Eboli, Radesca e Negro, attaccano il primo della classe Pannone, il quale si difende con grinta sul terreno a lui più congeniale, la salita. Negro, liberatosi da ogni timore riverenziale per il forte avversario, intuisce il momento critico di Pannone e lo attacca nei due chilometri finali. Questi sono per Pannone i più sofferti della sua carriera, ma, anche se battuto, difende il suo prestigio e si piazza secondo, ancora una volta campione di prima serie.
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