Lance Armstrong non si difende, l'USADA gli toglie i 7 Tour de France

AUSTIN (Usa), 24 agosto 2012

L'antidoping Usa ha annunciato la squalifica a vita del 40enne texano, privato di tutti i risultati dal primo agosto 1998. "Disponiamo di prove schiaccianti". Il ciclista: "Le uniche che esistono sono le centinaia di controlli superati nella mia carriera". L'Uci aspetta di leggere le carte

Lance Armstrong non è più il vincitore di 7 Tour de France consecutivi, almeno secondo l'antidoping Usa. L'Usada ha ufficializzato la decisione già annunciata nella notte, quella di squalificare a vita Lance Armstrong e di privarlo di tutti i risultati ottenuti dal primo agosto 1998 in poi. Una decisione inevitabile, dice il direttore Travis Tygart, dopo la scelta dell'oggi 40enne texano di rinunciare alla difesa nel processo a cui la Usada voleva sottoporlo.

LA SQUALIFICA — Armstrong viene punito per accuse gravissime: uso o tentato uso di Epo, trasfusioni di sangue, testosterone, corticosteroidi e prodotti coprenti; possesso di sostanze proibite, traffico di Epo, testosterone e corticosteroidi; somministrazione o tentata somministrazione ad altri di sostanze dopanti; incoraggiamento all'uso di sostanze dopanti ad altri e aiuto a coprire le violazioni. Armstrong perde dunque i 7 Tour de France vinti, ma anche l'argento olimpico conquistato nella cronometro di Sydney 2000. Dovrà restituire tutti i premi e le medaglie vinte.

Le prove di cui disponiamo vanno dalle rivelazioni di oltre una dozzina di testimoni a dati analitici
IL COMUNICATO — "Ogni volta che disponiamo di prove schiaccianti di uso di doping, il nostro ruolo ci impone di aprire un'indagine a iniziare un processo - si legge nel comunicato con cui la Usada annuncia le sanzioni contro il texano -. Se Armstrong avesse contestato le accuse, queste sarebbero state regolarmente presentate in un procedimento legale in cui avrebbe potuto contestarle. Ha deciso di non farlo e quindi sono state immediatamente prese sanzioni contro di lui. Le prove di cui la Usada dispone vanno da rivelazioni fatte a questa agenzia da oltre una dozzina di testimoni a dati analitici. Ad Armstrong è stato anche chiesto di incontrare la Usada per raccontare la sua verità sul periodo alla US Postal, ma ha deciso di non presentarsi".

L'Usada ha violato la legge. Non c'è nessuna prova fisica a sostegno delle accuse nei miei confronti
LA RINUNCIA — Armstrong nella notte italiana aveva annunciato la rinuncia alla difesa nel procedimento a suo carico aperto dalla Usada, che aveva immediatamente annunciato l'intenzione di squalificarlo a vita. Secondo Armstrong però l'antidoping statunitense non ha l'autorità per privarlo delle sue vittorie. "È ora di dire basta - si legge in un lungo comunicato diffuso da Armstrong -. Ho dovuto ascoltare persone dichiarare di aver barato e aver tratto illeciti vantaggi nelle mie 7 vittorie al Tour de France. Non c'è nulla di remotamente giusto in questo processo. La Usada ha infranto la legge. Non c'è nessuna prova fisica che sostenga le accuse della Usada. Le uniche prove fisiche sono le centinaia di controlli che ho superato"

LA WADA — Sul caso Armstrong è arrivata anche la presa di posizione della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, che per bocca del presidente John Fahey elogia l'operato della Usada: "Se Armstrong rinuncia a difendersi significa che le accuse della Usada hanno un fondamento. Il ritiro dei 7 Tour e delle medaglie olimpiche (Armstrong vinse il bronzo nel 2000; n.d.r.) non spetta comunque alla mia agenzia".

L'UCI ASPETTA — L'Unione ciclistica internazionale (Uci) attende di analizzare nel dettaglio la decisione della Usada, intenzionata a privare Armstrong dei 7 titoli vinti al Tour de France: "L'Uci osserva che l'Usada intende privare Armstrong dei risultati ottenuti dal 1998 e intende squalificarlo a vita in base al codice mondiale antidoping. L'articolo 8.3 del Codice afferma che, nel caso in cui non si tenga un'udienza, l'organizzazione antidoping competente sottometta alle parti coinvolte la propria decisione motivata, con la spiegazione delle azioni intraprese - afferma l'Uci - l'Usada si considera competente in relazione a questo caso, l'Uci attende che l'agenzia renda nota la decisione motivata, secondo l'articolo 8.3 del Codice. Fino a quel momento, l'Uci non farà commenti".

LE REAZIONI — "La notizia mi fa ridere, perchè quando la corsa è omologata, lo è punto e basta. È inutile che dopo vengano fuori o si ipotizzi che... I controlli di allora erano fatti con i mezzi tecnici di allora, se non era risultato positivo, adesso è inutile togliergli dei meriti che tutto sommato può aver avuto. Non penso che uno arrivi per caso, anche aiutandosi, a vincere sette Tour". Così Felice Gimondi intervistato oggi ai microfoni di RTL 102.5 sulla vicenda. Meno tenero invece Filippo Simeoni, ex corridore, campione d´Italia nel 2008. "Adesso, a distanza di tutto quel tempo, mi vien da pensare che la giustizia sia arrivata, anche se un po' tardi". Durante la terzultima tappa della Grand Boucle 2004, provò a portarsi in fuga insieme ad altri sei corridori: il texano replicò marcandolo, impedendo ai fuggitivi di andarsene e costringendo di fatto Simeoni a rialzarsi e a rientrare in gruppo. "La storia con Armstrong mi ha provocato un dolore e un grosso danno sportivo - racconta - nel 2004 al Tour fu fatto di tutto per non farmi gareggiare, con pressioni anche dei miei compagni di squadra. Riuscii a partecipare ed in una tappa rischiai pure di vincere. Mi riportai nella fuga con Armstrong, lui parlò con i componenti della fuga mandando tutto all´aria. Quando ho capito che Armstrong imponeva che mi dovessi rialzare dalla fuga, mi disse cose brutte che a pensarci adesso mi fanno ancora più rabbia. Quando ho denunciato queste cose lui governava il ciclismo e non è stato fatto niente al riguardo". Jan Ullrich replica con distacco alla notizia destinata a cambiare la storia recente del Tour de France. L'ex ciclista tedesco ha chiuso al secondo posto nelle corse del 2000, 2001 e 2003: "Ho sempre detto che sono orgoglioso dei miei secondi posti. Il resto, ora, non mi interessa più". Dettaglio non trascurabile, Ullrich sta formalmente scontando una squalifica per doping, comminata dal Tas, che scadrà il 22 agosto 2013.

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/24-08-2012/armstrong-si-arrende-perdera-7-tour-vinti--912363238851.shtml
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy