Storia di Michele Orecchia

Nato a Moncalieri, vinse nella sua carriera moltissime gare, ma il suo successo più prestigioso consiste nella vittoria nella tappa del Tour de France del 1932 a Marsiglia (alloro consacrato, pare, dal bacio di congratulazioni da parte di Carlo Bergoglio detto Carlin, indimenticato cantore delle due ruote con i suoi scritti e i suoi disegni). Con la maglia della Ucat (Unione Ciclo Alpina Torino) ottenne ottimi risultati tra i dilettanti e difese con onore più volte la maglia azzurra nelle competizioni internazionali. Nel 1927 partecipò alla prima edizione dei campionati Mondiali di ciclismo, in programma il 21 luglio ad Adenau in Germania sul circuito del Nurburgring, dove arrivò settimo al traguardo nella gara su strada dei professionisti, risultando il quinto degli italiani, che con Binda, Girardengo, Piemontesi e Belloni erano riusciti ad occupare i primi quattro posti. In quella stessa occasione Orecchia conquistò nella prova dei dilettanti la medaglia di bronzo. L'anno successivo, il 1928, prese parte ai Giochi Olimpici di Amsterdam, dove si classificò al 16 posto individuale, al 4 con la squadra. Ha partecipato per sette volte al Giro d Italia, tra il 1928 e il 1934, sempre come isolato o tra gli aggruppati, tranne nel 1930 allorché corse con la squadra Gloria Hutchinson di Francesco Camusso, mettendosi spesso in mostra per combattività ed impegno come molti suoi compagni della Gloria i cui corridori venivano soprannominati "Garibaldini" proprio per il loro ardore in corsa. Nel 1929 ottenne il suo migliore piazzamento con il 9 posto finale, a 15'33" dal vincitore, Alfredo Binda.
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