Rino Zampilli, nato a Venafro nel 1984, inizia ad andare in bici a nove anni con il "Gruppo Ciclistico Pedale 91", del suo paese, guidato dal maresciallo di Mariana (zio Ugo), per passare in seguito alla Molise Ricambi di Bojano. A sedici anni lascia il Molise per la "Gragnano" in Toscana. Annovera grandi prestazioni e grandi vittorie e diverse convocazioni in nazionale. Rino corre nel campionato europeo, in Belgio e nel mondiale di Madrid nel 2005. La sorte gli riserva cattive sorprese nel suo primo anno da professionista con la Naturino-Sapore di Mare. A metà gennaio 2006, durante il ritiro a Porto Sant'Elpidio, prima di uscire in bicicletta con gli altri compagni di squadra, accusa dei forti dolori alla pancia. Immediatamente è accompagnato in ospedale dal direttore sportivo Antonio Salutini per una visita di controllo; i medici gli diagnosticano un'appendicite acuta, viene operato d'urgenza e dove rimanere a riposo per diverse settimane prima di tornare ad allenarsi. Rientrato alle corse segue la caduta nella "Quattro Giorni", che gli procura una frattura alla spalla. Da qui in poi è tutto in salita. Nel 2007 Rino è tesserato per la Aurum Hotels che però a metà luglio si vede imporre lo stop dall'UCI per problemi finanziari. Nel 2008 vola in Ungheria (Katay Cycling Team), poi in Bulgaria (Hemus 1896 nel 2009 e 2010). Ma la sfortuna lo segue. I problemi economici della squadre sono l'ostacolo maggiore. Mantenere alte le aspettative in team che non danno sicurezze è difficile. Rino è in difficoltà e decide di tornare in Italia anche se deve abbandonare l'idea di correre in una squadra UCI e si dedica all'attività amatoriale.