Storia di Valerio Bonini

Valerio Bonini inizia la carriera nel 1946 a 22 anni come dilettante ed in questa categoria vi rimane tre anni cogliendo 12 successi di cui ben 6 nell'ultima stagione. Grazie al suo fisico leggero e scattante faceva della salita il suo campo di battaglia. Nel 1949 passa professionista firmando il contratto a Torino con Giacinto Benotto e nella massima categoria ci rimane per 9 anni vincendo tre gare. Sono tantissimi i piazzamenti ottenuti da Valerio in particolare nelle gare in linea, ma importante, anche se oscuro, è stato il lavoro di gregariato dedicato ai "capitani" prestigiosi quali Bevilacqua e Magni. Ha partecipato anche a numerose corse a taepe tra le quali ben sei giri d'italia: 1949 (26°) - 1950 (32°) - 1951 (48°) - 1952 (52°) - 1953 (58°) - 1954 (ritirato). Proprio nel Giro d'Italia del '54 nella tappa di Pescara vive l'episodio più negativo della sua carriera con una caduta che gli procura la frattura del ginocchio sinistra. Ha preso parte anche ad un Tour de France, nel 1950, con la maglia della Nazionale Italiana (Bordeaux 3°, Lillà 6° oltre ad altri piazzamenti dal 10° al 20°) concludendolo in 79 posizione. Tipo scherzoso e intelligente andava d'accordo con tutti: avversari, tifosi, stampa e sponsor, avendo un carisma tutto particolare. Il suo campione preferito è stato Gino Bartali con il quale aveva un ottimo legame. Ritirato dalle corse è stato un ottimo commerciante e spesso è stato invitato a gare ciclistiche dilettantistiche dove non sono mancate le premiazioni in suo onore.
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